Anno VI, 2010

SARTRE E LA PSICOANALISI

Questo numero del “Bollettino” vuole proporre una riflessione critica a più voci tra filosofi, psicoanalisti e psichiatri i cui studi, seppur da prospettive diverse, hanno come obbiettivo la comprensione dell’uomo. È la Fenomenologia che ha reso possibile questa convergenza, nella comune condivisione che la realtà umana non può essere ricondotta solo all’uomo naturale, biologico-neurologico.
I saggi pubblicati propongono una rilettura di Freud, Binswanger, Sartre, Merleau-Ponty, Lacan, e più in generale un’occasione per ridiscutere se l’umanesimo e l’antiumanismo possano essere ricostruiti disgiungendoli da ideologie scientiste ed oggettiviste, poiché l’ordine in cui si situano la coscienza, il soggetto e il corpo vissuto non è, e non può essere, quello causale.
La psicoanalisi esistenziale di Sartre ha indicato che l’uomo non è mai oggetto del conoscere, sia nella normalità, sia nella patologia, in quanto è sempre una storia vissuta ove ogni atto umano ha un senso.

INDICE

Psichiatria Psicoanalisi Fenomenologia

Arthur Tatossian
Cultura e psicopatologia. Un punto di vista fenomenologico

Franco Scalzone
Binswanger e «la dottrina dei sentieri intrecciati»

Bruno Callieri
L’ambiguità sartriana fra il maschile e il femminile

Fulvio Marone
Il dubbio di Lacan

Nestore Pirillo
Fenomenologia e psicoanalisi. In ricordo di Merleau-Ponty

Luca Iacovino
Gesti di malafede e di ambiguità

Psicoanalisi esistenziale

Philippe Cabestan
Sartre e la psicanalisi: cecità o perspicacia?

Gabriella Farina
Sartre e la malafede

Massimo Marraffa
L’autoinganno dopo Freud e Sartre

Cristina Ficorilli
Cahiers de la drôle de guerre:
«il progetto primitivo» del «nostro-essere-nel-mondo». Genealogie di Sartre biografo

Florinda Cambria
Tra organico e inorganico.
Note sulla terza, incompiuta sezione de L’intelligibilità della storia

Dialoghi

Benedetto Ippolito
La biosofia di Etienne Gilson tra fissismo ed evoluzionismo

Federica Castelli
La Libertà e la Violenza.
Sulla rottura tra Jean-Paul Sartre e Albert Camus

Recensioni